
Ho scelto questo titolo per raccontare l'ultimo mese usando come link il calcio, o meglio, i luoghi del calcio di 2 città Barcellona e Frosinone.
Già state obbiettando sull'opportunità del paragone, ma che c'è di più vero e perverso del calcio e dei suoi tifosi?
Lo stadio di Barcellona è il simbolo non solo della squadra Blau Grana, ma l'emblema di un orgoglio catalano di un popolo sano e innamorato dell'arte che in quel catalizzatore sono i giochi di prestigio di Ronaldinho e che fuori sono la Sagrada Familia e il Parque Guell per citarne solo alcuni.
I bambini che incontri in giro tra Passeig de Gracia e Las Ramblas hanno tutti la fascia tergi sudore rossa in fronte, proprio come il magnifico giocoliere brasiliano; Che bella città, dove Gaudì ed il suo genio fanno scoprire forme sempre curvilinee e mai usuali..i vecchietti gentili che ti danno informazioni con una cordialità che mi ricorda quella italiana: le indicazioni, i sorrisi e il gusto di prendere la vita serenamente, con quel senso della solidarietà che nella vita è indispensabile più dei profitti e dei bilanci.
Un clima meraviglioso che mi permetteva di girare in t-shirt il 18 di Novembre, locali fantastici come La Paloma, sala da ballo del 192o che durante la settimana è una vera e propria balera, ma che di notte si trasforma in un club affascinante condito da sonorità minimal.
Il porto, completamente rinnovato dopo le olimpiadi del 1992, dove abbiamo gustato del pesce di ottima qualità ed in grande quantità da "El rey de la gamba" a 31 euro (altro che Terracina).
I ritmi lenti come da noi al sud e la vita notturna che inizia alle 2:00,come se fosse sempre estate.
La cattedrale con le sue leggende e la sua imponenza, El Born con le taverne basche, nate dove un tempo venivano bruciate le streghe durante l'inquisizione.
I mercati, fulcro della vita di tutti i giorni, genuini, come Santa Catarina e La Boqueria, dove l'arte che ho citato si esprime attraverso delle composizioni di frutta e verdura disposte in modo unico...e poi Frosinone - Mantova con il Matusa gremito in ogni ordine di posto ed i Canarini che giocano in maniera entusiasmante pur pareggiando 1 a 1.
Sono tornato, ma con lo spirito sempre più ricco e pronto come sempre e più di sempre a carpire la genuinità, quella della crema catalana come quella dei fini fini.
1 commento:
Condivido a pieno il tuo entusiasmo per Barcelona,e per la nostra Italia..quella un pò più in basso,quella che sente in se il calore del bacino...l Italia non è uno stivale..è una bellissima donna.A nord mantiene il suo sguardo falso e "truffaldino"..quello che cela i suoi pensieri...quando si inizia a scendere...la Romagna,le sue balere,il suo vino.Il suo mare sul quale non tramonta il sole.
L'Umbria che nasconde spettacoli inimmaginabili.
La Toscana con la sua Maremma...
E si continua a scendere,lungo questa figura snella..
che in se racchiude la storia più antica di questa Signora Europa..e solo i Greci in questo ci possono battere..Ma noi...misto di sapori..il bacino di questa terra...che fermenta,che si muove a nei nostri balli...e poi i suoi piedi,in scarpe sempre troppo strette,in calze che nascondevano il denaro che gli emigranti portavano all estero......
L ITALIA è UNA BELLISSIMA DONNA.
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